Vecchietti
Sarà che guardo sempre con maggiore entusiasmo al mondo del lavoro, ma l’idea della pensione è sempre più un’utopia, la mia balena bianca, il santo Graal del lavoro. E’ con questi occhi gonfi di invidia che vi propongo in questo inizio di Maggio una variazione sui “pensionati” del cinema. Che non si distaccano dalla loro arte e passione, ma continuano imperterriti a lavorare. Beati loro. Invece se a me a fine giornata parlando di social network mi parte un embolo.
Di assoluto primo piano, anche questa settimana, è la grandiosa abnegazione con cui Damiano ha redatto una playlist in condizioni veramente difficili (qualsiasi cosa voglia dire abnegazione, sia chiaro). E per darvi un’idea di questa abnegazione, vi incollo la mail con cui mi ha mandato la playlist, un capolavoro di delirio, sonnolenza ed entusiasmo:
“Mi ero scordato ovviamente. Ma sono un professionista. Sono le 2,32 ora italiana. Ma sono anche un cazzo di fottuto professionista. Porca troia. Eccoti la tua playlist. Ricordati che dobbiamo -omissis ndMikk-, non appena vinceremo all’enalotto e avremo tempo per dedicarci alle nostre vere passioni. Che vita di merda. Che sonno. Sono un professionista delle playlist, della merda e del sonno. Evviva. Buonanotte”.
Grandioso.
Saluti,
Michele
PS: “Rinuncia totale e consapevole del proprio bene e interesse per gli altri o per motivi religiosi, ideali, morali”. Sì: è decisamente il ritratto mio e di Damiano.
A parte la pensione, non vedo dove sia il problema…l’ enalotto è da quel giorno che lo avete vinto, voi….