Trailer Fight #12: What good is science… Reloaded
Ritorna su queste pagine uno dei temi che più appassiona la contorta mente dei gestori di FiveObstructions. Ritornano gli scienziati pazzi con le loro follie nocive alla salute. D’altonde è una piccola rivalsa contro la vita di tutti i giorni del povero schiavo di Borissiana memoria. La trailer fight di oggi non è altro che la versione a promo di una variazione pubblicata mesi or sono (in realtà anni, mio dio sto invecchiando). Perciò gli ostacoli sono copiati pari pari da quella volta. E non lamentatevi, che per una volta anche la mia schizofrenia è pigra e non mi/vi complica la vita…
- Trailer
- Horror / Fantascienza
- Film con protagonista uno scienziato
- Film con protagonista un criminale
L’autore di uno dei due trailer qui presentati è uno a cui sono particolarmente legato. Splice infatti è girato da Vincenzo Natali, autore di tante belle cose, che risultavano essere originali quando nessuno se lo sarebbe aspettato. A contendergli la vittoria oggi è un film olandese che parte da premesse assurdamente surreali: The human centipede.
A voi i trailer, con l’avvertenza che il materiale questa volta è abbastanza pesante e underground, quindi caricate i video solo se ve la sentite veramente.
Splice
Human centipede
Entrambi i film prendono la loro idea iniziale dal concetto dell’etica scientifica, dal motto “Just because you can, it does not mean you should”. Splice tuttavia fin dal trailer si conferisce un’aura di serietà. Non tanto in quello che viene rappresentato, che è forse perfino più esagerato del suo concorrente di oggi, ma del come. Abbiamo due protagonisti che si suppone essere scienziati seri. Abbiamo un problema attuale: da una parte degli orizzonti di possibilità utili, dall’altra un’umanità da preservare e garantire. Natali declina tutto secondo la logica di un horror consapevole. Da esperto cineasta che sa il fatto suo, mescola sapientemente svariati clichè a tecniche consolidate, con anche qualche spruzzata hitchcockiana. Tuttavia pare rimanere schiavo del genere che si sceglie. Per quanto i passi di sceneggiatura appaiano sagaci e legati a doppio filo con la realtà che abbiamo intorno, lo sviluppo non pare promettentissimo come l’alienazione del lavoro vista in Cube o l’odio che trasforma in nulla di Nothing.
Viceversa The human centipede, a partire dal titolo stesso che si sceglie, spiana la strada a tutt’altri sviluppi. Nulla presente in questa pellicola ha l’ambizione e la volontà di essere preso sul serio. L’assurdità del millepiedi umano si commenta da sola, così come l’evidente recitazione di Dieter Laser: talmente sopra le righe da fare il giro dall’altra parte e tornare da sotto. Il film dell’olandese Tom Six è parodia: tutto ciò è lampante dal primo all’ultimo secondo di trailer. Fa parte della parodia horror “anni ’00″ alla Eli Roth: nessun background dei personaggi (le due ragazzette si sa già che avranno spessore pari a zero), violenza assurda e immotivata, ironia e satira verso lo slasher classico. E una strizzata d’occhio anche alla storia del cinema. Anche in tal senso il satirico “100% medically accurate” lo si inquadra come presa in giro dello spettatore (superficialmente) o come arguta citazione delle vecchie locandine degli horror fantascientifici degli anni che furono, ricordo alcune locandine che regitavano slogan come “100$ al primo che dimostra che non può succedere” o cose del genere.
Insomma: per quanto ami Natali e per quanto questo Tom Six non sembri un cineasta di spessore come il canadese dal cognome italianizzante, per questa trailer fight preferisco The human centipede. Una satira paradossale e quasi mai vista prima la preferisco sempre a una serietà circostanziata ma senza guizzi di originalità.
Saluti,
Michele