Una gita a…
Carissimi lettori, con la variazione appena pubblicata Five Obstructions vi invita ad allacciarvi le cinture di sicurezza perchè vi portiamo in giro per il mondo, con film dedicati a città diverse come New York, Parigi, Toronto e Tokyo.
Come direbbe il Genio della lampada: le uscite di emergenza sono qui, qui, qui qui, qui e qui: dappertutto!
Buona lettura.
Saluti,
Michele
PS: Forse qualcuno di voi noterà dei cambiamenti di player per quanto riguarda le playlist. Questo perchè, ovviamente, anche Mixpod come tutti i servizi musicali sul web ha cominciato a limitare la libertà di fruizione del servizio. La colpa non è direttamente loro, ma di Youtube, che ha deciso di non permettergli più di eseguire lo streaming audio dei suoi filmati senza proiettare anche il video. Per questa ragione la visualizzazione del player potrà venire incontro a grossi difetti, oltre a tagliare le gambe all’integrazione all’interno del sito e non com’è attualmente in pop up. Limitazioni alla libertà di fruizione.
Questo a ulteriore riprova che il Web non ha cambiato granchè nel mondo dei media. Il “media degli utenti”, il 2.0, la comunicazione paritaria è ancora un’utopia. I canali di comunicazione sono ancora due o tre, cambiano solo qualche lustrino esterno e qualche nome, ma il 99% di tutto il traffico informativo del web passa attraverso Google e Facebook, due soli siti, due sole persone. E’ il monopolio dei media che si delinea come il peggiore da quando esistono i giornali cartacei. Ogni giorno quando il patron di uno di questi due colossi si sveglia male tutti noi ne paghiamo le conseguenze sulla libertà con cui possiamo fruire dei servizi.
Non ascoltate le fandonie di Grillo. Internet vuol diventare ciò per cui è fatta anche la televisione: mantenere lo status quo. Sta alle nostre scelte consapevoli di utenti riuscire a fare in modo che questi colossi non si prendano anche l’ultimo barlume della comunicazione libera. La libertà di fruizione è fatta dai piccoli sviluppatori come Mixpod e tante altre piccolissime realtà che sì, usano Internet per migliorare il mondo. Google, Facebook, Apple e tutti gli altri vogliono solo una cosa che non è di certo la libertà e la fruizione libera di ciò che può fare la creatività umana: loro. vogliono. i. vostri. soldi.
Anch’io vorrei i vostri soldi.
Ovviamente la mia è una reazione stizzita perchè mi fanno concorrenza, of course.