Movie Social Network (An Epidemic Post)
Uno degli obiettivi dichiarati di FiveObstructions fin dal suo manifesto è quello di vedere i film della cinematografia mondiale uniti in un’unica struttura complessa, ma coerente. L’idea di creare una rete cinematografica non è affatto nuova, come testimoniano molti film che applicano l’oramai abusata ottica “Social 2.0″ a questo mondo. Tuttavia è di certo intellettualmente intrigante provare ad andare oltre questi tentativi e individuare un nuovo criterio, più ricco semanticamente dei semplici attori o banali elementi comuni, per costruire tale rete di relazioni. E’ una sorta di innalzamento dell’ordine sopra il caos. Non un ordine universale, certo, ma comunque un punto di vista, espresso non a parole ma con un linguaggio simbolico di differente natura.
Qui entra in gioco il primo dei fantomatici “progetti” che sonnecchiano nel cantiere di FiveObstructions (leggasi: fogli appallottolati nel cestino della mia camera). E’ subito da precisare che quello che ho intenzione di mostrare ora è ben più grezzo di un embrione, si potrebbe perfino dire che è un ovulo ancora non fecondato. Quindi nel caso non vedesse mai la luce nemmeno il più bigotto dei preti potrebbe avere qualcosa da ridire su tale aborto. Ed è dalla sua natura altamente provvisoria che mi è sembrata appropriata la citazione nel titolo del post all’Epidemic del caro vecchio zio Lars. E’ questo suo secondo film, nella scena madre delle dodici striminzite pagine di sceneggiatura che Von Trier consegna a un produttore che ne aspettava 150, a dare un altro parallelismo a questo sito. Quelle che vedete ora sono dodici pagine di quelle che un giorno saranno 150. E se per caso avete visto la scena madre a cui mi riferisco, sapere com’è andata a finire vi dovrebbe gettare dei terrificanti interrogativi sull’aria che si respira in “redazione” in questi giorni
E… no: non l’aria di chi si ritrova con lo stesso frac ma un centinaio di capelli in testa di più
Ecco quello che vi presentiamo stasera: una preliminare versione a bassissima risoluzione della mappa di FiveObstructions. Quella che vedete sotto questo paragrafo è una rappresentazione grafica dei film recensiti nel sito. Due film sono collegati insieme se compaiono nella stessa variazione (a prescindere se sono film ufficiali della variazione o citati nella chiusura) oppure se uno viene citato nel paragrafo della recensione di un altro. Queso è il criterio di costruzione che dà vita a questa struttura.
(Potete cliccare sulla foto per ingrandirla)
Al momento la rete è ancora molto scarna (poco più di duecento film se non vado errato). Non è possibile interagire nè vedere i titoli dei film. Non è nemmeno un’embrione della vera rete sociale che nascerà da Five Obstructions: è poco più della foto di un’ecografia (ma da dove mi vengono queste continue metafore sulla gravidanza? Avrò mica dei rapporti conflittuali col mio utero? Già averlo l’utero mi causerebbe ben più di un conflitto, a pensarci bene).
L’idea intuitiva alla base è quella di poter far quattro passi all’interno di FiveObstructions e ritrovarsi, dopo questo salto di palo in frasca versione 2.0 ad avere molti titoli nuovi da poter visionare, croce e delizia di ogni amante del cinema. E altre piccole idee per rendere tutto questo ancora più appagante possono trovare la loro strada dal cestino alla mia scrivania. L’augurio è che prima o poi qualcosa ne esca fuori. Come sempre, l’inguaribile ottimista vi saluta.
Saluti,
Michele
Somiglia ad un albero genealogico, qualcosa che da vita qualcosa che conduce a qualcos altro..
Dalle radici, al tronco, ai rami, alle foglie
Quell’immagine ne ha fotografata un’altra nella mia mente:
e improvvisamente il cestino si è capovolto, i fogli appallottolati si sono animati, arrampicandosi su per la scrivania, si sono messi seduti ad aspettare che arrivi il loro momento..
No…non ho fumato. ..Mentre leggevo, il caro vecchio media player suonava “Dreaming of me” dei Depeche e mi è passato davanti agli occhi una stop motion…che visione *_*
…!!