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Wide open space

Con la laurea di questo mese sono entrato con entusiastica irruenza nel mondo del lavoro (sono attualmente un felice disoccupato). Da inquietudini, paure, sospetti di non poter fare il lavoro dei miei sogni (non ricordo più se l’astronauta o il cowboy) nasce questa variazione. Da una parte si vogliono racchiudere i film che parlano del mondo del lavoro, dall’altra si restringe il campo all’era della new economy. Quello che ormai sempre più si vuole vedere sullo schermo è lo sbeffeggio della paura e della serietà/gravità quotidiana nella sempre pia illusione di poter vincere con la nostra presunta unicità la sfida tra noi e il mondo.

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