L’inutilità della puntualità
Insomma cari amiconi ed amicone di Five Obstructions, eccoci di nuovo qui. Scrivo “amiconi” e “one” solo perchè siamo sotto le feste e so ingrassando, quindi cerco un voi un po’ di umana solidarietà. Il buon Michele ci parla di vecchi film fantascientifici che ai nostri occhi risultano, pertanto, ambientati ai giorni nostri. Bravo Michele, apprezziamo un sacco. Ma noi di Exit Music andiamo oltre e vi proponiamo quelle canzoni che non solo hanno cercato di predirre il futuro…ma ci sono anche riuscite! Una canzone sui capostipiti insomma (coloro che scenderanno in battaglia durante la guerra degli infissi…vabbe questa non so da dove mi è uscita), su questi artisti che sono riusciti a definire con un anticipo a volte di decenni quello che sarebbe stato il mondo della musica.
Kraftwerk – Radioactivity: pensare che questa canzone sia del 1975 è qualcosa di incredibile. Tutta la musica elettronica deriva direttamente da qua. Che si parli di techno, house, synth-pop o minimal, le origini sono tutte nella centrale elettrica tedesca degli anni 70. E la cosa ancora più incredibile è ascoltare quanto ancora sia moderno il nuovo suono
Epic – Faith no More: e così nacque il Nu Metal. Oggi neanche più se parla, essendo ovunque, ma fino a 10 anni fa questa parola era molto di moda. Oggi diciamo che quasi tutti i gruppi Metal che si affacciano su mercati diciamo “easy”, sono un po’ Nu Metal. E devono tutto a questi fantastici ragazzotti capitanati dal geniale Mike Patton che, in questa storica canzone, mescola per la prima volta chitarracce distorte a liriche rap. Et Voilà, il gioco è fatto!
Supercafone – Er Piotta: al momento dell’uscita di questo pezzo ero ancora piccolo ed adolescente, limonavo sulla spiaggia e giravo felice in motorino. Perciò non riuscii a cogliere la profondità de Er Piotta che, con una canzone orecchiabile e tormentonissima, aveva anticipato di diversi anni tutto il filone revival degli anni 70. Da Tarantino a Il ritorno der Monnezza, la decade ormai agli sgoccioli ha visto nella sua seconda metà un rifiorire del trash di quegli anni. Ma Er Piorra era arrivato decisamente prima. Grande Supercafone!
Iron Man – Black Sabbath: mentre gli altri poppeggiavano e al massimo rocckeggiavano un pochetto (ma solo un pochetto), Ozzy già mangiava pipistrelli, in quella che sarà la prima band Metal della storia. Ai Black Sabbath infatti si fa risalire il concetto stesso di “riff”, inteso come frase semplice e ripetitiva, generalmente di chitarra. E sentite come ci danno dentro con questo riffaccio cattivissimo di Iron Man!
Astronomy domine – Pink Floyd: di cosa sono stati i precursori i Pink Floyd? Di tutto. Niente altro da dire!
Sunshine of your love – Cream: ed ecco a voi il primo supergruppo della storia: Eric Clapton, Jack Bruce e Peter “Ginger” Baker in quella che è stata una delle band più virtuose della storia della musica. Musicisti davvero troppo bravi e tutti bravi insieme. Infatti durarono poco, giusto il tempo di regalarci questo capolavoro assoluto del blues-rock
Good Vibrations – Beach Boys: volendo sconfinare nella blasfemia potremmo dire che i Beach Boys siano stati la prima boy band della storia della musica. Conosciutisi da piccoli, hanno suonato insieme già dalle feste delle medie. Idoli delle ragazzine, hanno scritto testi felici e spensierati sul bel mondo del surf. Come non definirli una boy band ante litteram? Certo che la qualità, è assoluta e si sente negli arrangiamenti di questo pezzo di storia della musica. Indimenticabile.
Caro 2000 - EELST: in questo caso Elio non ha precorso un bel nulla, ma la canzone stava davvero troppo bene in una playlist sul “Quando il prima sarà adesso”. Il sopraccigliuto capo del simpatico complessino, infatti, ci guida attraverso le porte del nuovo millennio con una canzone piena di speranza e paure. E così caro il mio 2000…vedi di volare basso!