Il male non può vincere
La variazione settimanale che ci propone il buon Michele è
senza dubbio una delle più belle della storia di questa gloriosa testata. Anzi fatemi rompere l'etichetta (strap, mi pizzicava) e
dire che è in assoluto la più bella delle belle delle variazioni belle. L'idea è, infatti, stata partorita dall'unico e
vero genio incontrastato di questo felice reame: si si proprio io, me, medesimo, Damiano, il sottoscritto!
Insomma la teoria è: il cattivo è più forte, ma il bene trionfa perchè il cattivo ha una pessima gestione delle
risorse umane. Questo è vero al cinema in cui, l'happy ending, è 9 volte su 10 d'obbligo. Ma chi l'ha detto
che sia così anche in musica? Nel mondo paillettoso (si scriverà così? boh! Sono in treno, sono le 6:30 del
mattino, non ho internet…niente San Google a salvare il mio timorato sedere) degli accordi e delle scale
la legge del buono che trionfa non ha il minimo senso perchè se vinci che cacchio di musicista
loser, sfigat and fuck the system sei??? Nel mondo del rock non c'è spazio per il bello e buono ma solo
per il bello e maledetto. E sconfitta sia allora: Signori, si parte!
- "La dura legge del gol" – 883: finalmente il buon Max Pezzali non è relegato all'
ultimo posto della playlist, insomma nella zona sarcasmo. Perchè questa volta da ridere non c'è
proprio niente: in quanto a sfiga immeritata Max
è da sempre un maestro. Insomma un cantante che è il prototipo dell'interismo, dell'apoteosi della sconfitta.
Perchè perdere è figo, purchè
lo si faccia immeritatamente. E così "fai un gran bel gioco però, se non hai difesa gli altri
segnano e poi vincono". Allegria. - "Run to the hills" – Iron Maiden: oltre alla storia della musica, anche la storia
dell'uomo è costellata di episodi di grandi vittorie del male sul bene: gli Europei del 98, ad esempio.
In questa bella cavalcata, i
nonni terribili del metal, illustrano una delle peggiorix sconfitte dei bbbuoni: i poveri indiani d'America scacciati dalle
proprie terre e fatti fuori nella corsa all'ovest. Ma come diavolo gli è venuto in mente a 4 satanisti di parlare di sta roba?
Bah, magari ascoltata al contrario è satanica. Speriamo. Vabbe provate e fatemi sapere. - "La guerra di Piero" – De Andrè: ma come? Io sto lì a pensare che il mio nemico è in
realtà un amico con la divisa di un altro colore, e quello mi fa fuori? Ma che cazzo! Fanculo Ninetta mia e
Ninetta bella: ad essere buoni non ci si guadagna niente! - "Like eating glass" – Bloc Party: in una playlist sulla sfiga congenita e sulla
sconfitta immeritata non poteva mancare una canzone un po' emo. Visto che questa è probabilmente l'unica canzone
Emo che sopporto ve la propongo. La storia è sempre quella: che sfiga, che solitudine, che tristezza.
Però i Bloc Party si sa che un po' di stile ce lo mettono sempre. - "Giudizi Universali" – Samuele Bersani: diciamo pure che lui alla fine è belloccio. Sensibile. Profondo.
E' pure poetico direi. Ma lei lo lascia ed il male trionfa. Bwaahahahha. E schiacciante è la vittoria del male
dopo che si viene a sapere che lei lo lascia perchè vuole spalmare il cuore con le parole.
E calpestare le aiuole col trattore. Insomma, senza dubbbio un tipo strano. - "No more Heroes" – The Stranglers: oltre a far trionfare il male, il mondo della
musica fa pure strage di eroi. Oltre all'uomo ragno ucciso una marca di caffè (l'avevo detto che Max è
un maestro del genere) anche tutti gli altri eroi fanno una brutta fine! - "Quelli che ben pensano" – Frankie Hi NRG: sti borghesi sono cattivi. Ipocriti. Perversi.
Falsi. Perbenisti. Immorali. E sopratutto non parlano con Frankie Hi NRG. Forse perchè a 40 anni d'età e
120 kg di peso si veste come un dodicenne menomato? No, perchè loro "si sentono meglio". O almeno così racconta
lui. Fatto sta che questa bella canzoncella, seppur retorica come una telecronaca calcistica, è proprio bella.
Bravo Frankie, ti compro un bel gelato! Grazie! Di niente caro. - "Servi della gleba" – Elio e le storie tese: a chi non è mai capitato di
farsi un culo così per una ragazza, accompagnarla a una mostra del Tintoretto, ignorare la propria
propensione per il Pinturicchio, vedere le diapositive del mare, farsi distruggere la macchina dai suoi genitori e, infine,
volerle talmente bene da farla tornare col proprio ex? Non saprei. Di sicuro a noi tutti giovani romantici
interisti (vedi il solito Max). Certo è che, anche noi, quando la sfiga si accanisce, e proprio non ne possiamo
più, un po' il cazzo ce lo rompiamo…insomma: "vuoi mettermi una scopa in culo così ti ramazzo la stanza"…"MA COME SI!?"