Agghiaccio
Questa settimana si parte per lande orrorifiche e ghiacciate, guidati dal nostro virgilio cinematografico Michele. Potevo quindi scegliere di proporvi canzoni agghiaccianti o canzoni dai ghiacci. Io che non bado a spese ho deciso di prendere due piccioni con una fava e di proporvi: CANZONI AGGHIACCIANI PROVENIENTI DA PAESI AGGHIACCIATI. Insomma canzoni che lasciano di stucco (ho evitato di limitarmi a canzoni brutte, vi voglio troppo un mare di bene) di band ed artisti originari di paesi freschi, freddi o freddolini. Quindi orsù mettetevi una bella canottiera di lana, il berretto e i paraorecchie a forma di pulcino che si parte per la neve!
- "Heartbeat" – The Knives: dai The Knives, gruppo svedese di sempre maggior fama, ci si può aspettare di tutto. Per capire i loro arrangiamenti, fatti di suoni che personalmente mai e poi mai mi sarei sognato di infilare in un pezzo, ci ho messo almeno 6 mesi. Prima li definivo "agghiaccianti" e il mio saggio cugino nonchè compare di suoneggio scuoteva la testa. Agghiacciante è anche il testo di questa canzone: neanche un aiuto dall'alto ci rende soddisfatti, non è abbastanza per me adesso.
- "Joga" – Bjork: la grande e magica Bjork, adorabile folletto islandese, ci ha sempre proposto canzoni stranianti, incredibili per la loro modernità e per la continua ricerca di qualcosa "aldilà". Questa canzone, che ascolto spesso e volentieri, mi lascia sempre un senso di vuoto agghiacciante e commovente. Bellissimo esempio di sonorità "spaziale", questo è uno di quei pezzi che è in grado di far viaggiare lontano la mente…lontano tra le lande desolate e brillanti dell'amata Islanda.
- "Into the storm" – Blind Guardian : le terre fredde del nord hanno da sempre ispirato gli ipertecnicismi fantasy dell'Epic Metal. Paladini di tutto ciò sono senza dubbio questi cari ragazzi di Krefeld (Nord Reno-Westfalia) che, ammiccando a Tolkien e ai suoi Silmarillion, ci propongono questa deliziosa canzone. Agghiacciante èil fatto che l'ascolto prolungato di questo pezzo abbia fatto proclamare a qualcuno, anni fa, la storica frase: "Stanotte o si dorme in roulotte o in paradiso con gli eroi!" Il tutto brandendo un ombrello di notte nel bel mezzo di una strada di montagna. Ma sto divagando, perdonatemi.
- "What else is there" – Royksopp : si vola in Norvegia per incontrare i deliri onirici ed elettronici di questo bel duo di djsssss e produttori scandinavi. La canzone è agghiacciante nella sua desolazione visiva e sonora: bellissima! Piccola parentesi cazzologica: la linea vocale è eseguita dalla cantante dei The Knives visti poco fa. Com'è piccolo il mondo! Anche tu qua?! Eh si, guarda, alle volte il caso gioca proprio degli scherzi divertenti.
- "Glósóli" – Sigur Ros: l'ultimo bimbo muore! Cribbio! Tutti volano e lui no!!!! Ma perchè?! (rif.: http://www.youtube.com/watch?
v=doc1eqstMQQ ) - "Papa Nero" – Pitura Freska : a Venezia fa un gran freddo. Poi c'è un'umidità che non vi dico. Questa canzone provocò un certo stupore qualche annetto fa. Agghiacciante è pensare ad un Papa nero che canta le canzoni veneziane. Ma che nero è?!
- "Dead things" – Emiliana Torrini: citerò un passo da questa bella canzone della bellissima Emiliana, delizioso prodotto italo/islandese (Emiliana, non la canzone) : "I let the snow Melt in my mouth / Until my head hurts / Until I'm out / Makes me laugh a bit / Makes me cry / Same way you confuse me all the time…
Bad things…Dead things…Sad things have to happen"
Babba bia!!! - "Ma che freddo fa" – Nada : Rosignano sta a Livorno. E', tutto sommato, un bel posticino: mare, spiagge, gnocca. Tira un po' di vento l'inverno ma non possiamo proprio definirla una landa ghiacciata. Nada, infatti, abituata ai tepori della sua patria natia sente un gran freddo….
…ehm…..
………..
Va bene questa canzone non c'entra niente ma potreste almeno far finta di apprezzare il mio tentativo di arrampicarmi sugli specchi, no? Ingrati!