Heaven restores you in life
Lo strano accostamento tra maternità ed orrore mi fa subito pensare alle tante brutte nottate adolescenziali passate nel terrore di aver “fatto il danno”. Tale ancestrale paura che attanaglia il giovane uomo è insita dentro ciascuno di noi. O almeno di noi ex giovanotti scapestrati. Aldila di ciò si sa che la procreazione è comunque un evento sconvolgente e traumatico. Si accosta quindi alla gioia per l’evento più felice nella vita di un essere umano il terrore per lo sbattimento che ne consegue. Insomma i figli crescono e le mamme imbiancano. E ai padri chi ci pensa? Nessuno probabilmente. Gli spermatozooi l’unica forza che hai e na na na na na na. Ma stiamo divagando, torniamo a noi. Il rapporto ambiguo tra famiglia e terrore, horror e maternità, figlioletti e demonio ve lo propongo come “Famiglie da Incubo playlist” ossia una carrellata delle più mostruose famiglie di cui cantanti e cantantesse abbiano mai cantantato le gesta!
- “Exit Music (for a film)” – Radiohead: la canzone eponima della nostra rubrica torna a far parlare di se. Questa volta diventa rilevante il chiaro riferimento a Giulietta e Romeo presente nelle delicate liriche di questa ballad: wait from your sleep before your father ears us. Insomma queste famiglie che osteggiano i giovini virgulti con le loro manfrine da matusa (???) finiscono poi per combinare dei casini. Bravo Tommy, cantagliene quattro!
- “Papa don’t preach” – Madonna: avere come figlia Madonna non deve essere stato un compito semplicissimo. Avere per casa un’adolescente che se ne va in giro con tette a punta e corpetti sadomaso potrebbe destabilizzare anche la famiglia più progressista di questo mondo. Ciononostante la cara signorina Ciccone se la prende col padre perchè, dopo aver scoperto che lei è incinta di un bullo, si lamenta. Sganassoni, altro che prediche!
- “We are family” – Sister Sledge: ho avuto una visione “Entro in casa e la mia famiglia è tutta vestita di lustrini dorati, indossa parrucche afro e pantaloni a zampa. Entro in cucina e mi gridano UI AR FEMILIIIIIIII! mentre ondeggiano come Tony Manero”. Brrrr, rabbrividiamo.
- “Sui giovani d’oggi ci scatarro su” – Afterhours: come dice Manuel Agnelli “L’alternativo è il tuo papà “, disegnando la composizione tipo della famigliola post ’80. Insomma l’inversione di ruoli è palese e tra padri e figli la “musica” migliore l’hanno fatta i padri. Sui giovani ci scatarro volentieri anch’io.
- “Family Affair” – Mary J. Blige: ogni tanto un bello slancio nell’R'n’B di classe ci vuole. Eccheccazzo mica possiamo sempre fare i cupi rockersss incalliti! Ho sempre adorato questa canzoncina di Mary J e, sinceramente, ve la propongo solo perchè possiede la parola “family” nel titolo. Dai, io sono stato onesto con voi, tenetemi il gioco e non dite niente a Michele che sennò mi fa una testa così con la semantica, il senso, il concetto di ostacolo. D’accordo allora, eh?
- “Meeting Paris Hilton” – CSS: se avere Madonna come figlia non deve essere il massimo, immaginatevi cosa possa voler dire avere Paris Hilton come erede del proprio impero. Sono cose che fanno riflettere e che invogliano all’utilizzo di contraccettivi, checchè ne dica quel burlone di Benedetto XVI.
- “S’inkazza” – 883: sui rapporti conflittuali in famiglie da incubo, Max Pezzali ha scritto almeno una cinquantina di canzoni. D’altronde lui, con quella faccia da bravo ragazzo sul Garelli, cosa potrebbe fare se non rompere i maroni alla mamma? In un pezzo si lamenta della pasta in brodo (forse minestrone), in un altro delle troppe farmacie e delle poche discoteche. Ma il top dello scontro generazionale sta in questa fantastica canzone, provovatoria anche nella grafia del titolo, con quelle kappa così sbarazzine e gggiovani. Grande Max, nostro profeta della rivoluzione all’arbre magique!
- “Mio cuggino” – Eelst: tra le famiglie più strane mai comparse su uno spartito, c’è quella descritta da Elio in questa divertente presa in giro di luoghi comuni sui cugini. Mio cugino o’ malamente ma ha prodotto della menta ma non era autorizzato per cui l’hanno incarcerato. Si d’accordo Free Mandela, free Valpreda e tutti gli altri. Ma free anche ammiocuggino!