Passo dopo passo…

Un passo alla volta. E’ come si facevano le cose una volta. Non un luogo comune, ma una considerazione su una delle tecniche più affascinanti del cinema, la stop motion alla cui storia è dedicata la variazione di questa settimana.

Si può quasi dire che questa sia una variazione “alla memoria” viste le poco speranzose conclusioni che traggo alla fine della recensione. E visti anche i nuovi esempi di utilizzi della stop motion da parte dei suoi maestri, o quantomeno gli artisti più conosciuti che a questi pupazzi di creta devono molto. Mi sto riferendo ovviamente a Henry Selick, di cui a breve uscirà l’ultima fatica: Coraline:

Il problema di Coraline è che sembra mescolare i difetti (marginali) di James e la pesca gigante con quelli ben più pesanti de La sposa cadavere senza però beneficiare dei pregi nè dell’uno nè dell’altro. Una vicenda un po’ stantìa anche per una favola per bambini, e una predominanza della computer grafica che tarpa le ali proprio agli aspetti più affascinanti della stop motion non sembra affatto invitante. Francamente da un’accoppiata come Henry Selick e Neil Gaiman mi aspetto grandi cose. Nella speranza di sbagliarmi sulle funeste previsioni vi auguro una buona lettura con la variazione di questa settimana.

Saluti,

Michele

Tags: selick, stop motion, Trailer Fight, variazione