Exit Music (for a Film)

Cambio rotta, cambio stile

Ascolta questa incredibile playlist:



A chi non è mai capitato di entrare nel proprio negozio di dischi preferito, agguantare tutto contento l’ultimo album della propria band death metal preferita, arrivare a casa, metterlo nell’hi-fi e scoprire che nel frattempo si erano tagliati i capelli e avevano deciso di fare un disco J-pop? A nessuno? Beh, in tutta sincerità nemmeno a me. Anche perchè ho scritto un periodo iniziale difficilissimo che non controllo più nemmeno io. Ma questo non conta perchè tutto questo…AVREBBE POTUTO SUCCEDERE! Infatti capita che alcune band, che si sono costruite un nome, che hanno creato un genere, che hanno affezionato il loro pubblico a uno stile, cambino bruscamente strada e propongano un prodotto che non c’entra niente di niente con la loro precedente produzione. Spesso e volentieri, come vedremo nel corso della playlist, in realtà il cambio è un’evoluzione anche ben riuscita. Ma di solito i nostri amati artisti burloni vengono immediatamente richiamati all’ordine dalla casa discografica che li obbliga, al disco o al singolo successivo, a tornare sui remunerativi sentieri stilistici già battuti. Le canzoni di svolta rimangono perciò strani “orfani” senza seguito. Ciononostante FO5, animata dallo spirito umanitario che la contraddistingue fin dalla sua nascita (???), vuole evitarvi bruschi risvegli e quindi…vi avverte prima! E con tanto di motivazione! WOW!

Se siete fan dei gruppi elencati, state attenti a comprare ed ascoltare:

  • Discoteque – U2 (è dance!): a me questo disco piace. Intendo POP, il disco dello scandalo degli U2. The Edge per una volta spegne il delay alla chitarra e tutti insieme gli U2 si mettono a scrivere qualcosa di nuovo, di strano, di ignorante, di…POP! Il disco, seguito da un tour rivoluzionario (ricordate in Italia il megaconcerto a Reggio Emilia?) con mega schermi e con Lara Croft come protagonista, rimarrà volenti o nolenti siano i fan, nella storia degli anni ’90.
  • Marmellata #25 – Cesare Cremonini (è bella!): cari amanti dei Lunapop non comprate Maggese di Cesare Cremonini perchè, nonostante il tremebondo bassista Ballo sia sempre presente, coi Lunapop questo disco c’entra davvero poco. Incredibilmente questa canzone è bella. SI! Proprio bella. Cremonini eredita l’ispirazione dei cantautori italiani del passato e ci propone un testo e un’atmosfera se non azzeccata azzeccatissima. Bravo Zèsare!
  • Ramones – Pet Sematary (è pop ed è bella!): il disco dei Ramones che amo di più è proprio Brain Drain, da cui questo pezzo, tratto dalla colonna sonora dell’omonimo film, tratto dall’omonimo libro, è tratto (che frase burlona!). Insomma la canzone è bella perchè di punk-rock non ha niente. E mostra che, sul finir della carriera, anche i Ramones qualcosa dagli anni 80 avevano preso. Consigliatissima!
  • Faith no more – Easy (è inspiegabile!): i Faith no More sono aldilà del bene e del male. Questo, per chi mi legge abitualmente, dovrebbe essere elemento ormai assodato (quindi non è assodato per nessuno, escluso Michele che è costretto a leggermi prima di pubblicarmi). Questa canzone, traccia di chiusura del capolavoro Angel Dust, è proprio la cover di Lionel Richie e, checchè se ne possa pensare…è uguale all’originale! Ovvero niente Crossover, niente chitarracce, niente Growl, niente di niente. C’è solo la stupenda voce di Mike Patton in un’interpretazione che, passaggi radiofonici alla mano, è diventata più conosciuta dell’originale.
  • Raffaella – Tiziano Ferro (è allegra!): Tiziano Ferro è depresso. Lo è sempre stato. Tiziano Ferro non canta mai quando si mette con una tipa. Canta solo quando si lascia. Anzi…quando viene lasciato. Le sue canzoni infatti, piacciano o meno, sono di una tristezza infinita. Spesso non sono neanche malaccio, considerato il genere, ma rimangono di una tristezza infinita. L’unico momento di gioia che proviene dai suoi dischi è questo pezzo, dedicato, udite udite, a Raffaella Carrà. Bah. Fatto sta che la canzone è tanto allegra quanto orrenda. Non ci rimane che da sottoscrivere una petizione perchè Raffaella Carrà mandi a cagare Tiziano Ferro, così lui torna triste e ce ne propina una bella e classica versione ferro-emo. Chessò una cosa tipo “Raffaella mi ha lasciato e io muoio”, “Raffaella e io muoio” o anche solo “Io muoio”.
  • Just like heaven – The Cure (è allegra! ancora più allegra di quella di Tiziano Ferro!): vedi sopra. Solo che questa canzone è pure bella! Non so cosa abbia spinto Robert Smith a questo slancio di euforia ma c’è da dire che questa volta lo slancio è riuscito. Bravo il mio ciccione depresso!
  • Been thinking about you – The Radiohead (è stupida!): se siete abituati ai Radiohead cupi e cerebrali di tutta la produzione da The Bends in poi, dovete fare un passo indietro. La canzone in esame è nel primo disco, Pablo Honey, cosa che la rende in realtà meno in linea con lo spirito della variazione (dovrei prendere canzoni scritte DOPO, non PRIMA). Cionostante voglio ugualmente mettervi in guardia verso questa canzoncina scema che, davvero non capisco perchè, ci ritroviamo infilata in un disco dei Radiohead senza apparente motivo. Attenti amici, attenti!
  • Litfiba tornate insieme – EELST: se avete comprato il presunto disco Death Metal, trovandovi invece tra le mani il disco J-pop, non vi rimane molto da fare. Potete inveire sul vostro blog o su tutti i forum di Death Metal che trovate sulla rete. Al massimo potete incatenarvi davanti all’etichetta discografica dei vostri ex-beniamini, ma poco cambierebbe. Se invece siete gli Elio e le storie tese potete scrivere una bella canzone di protesta per cercare di far tornare i vostri artisti preferiti sulla retta via! Insomma come disse il saggio Elio: IL TORO LOCO CI PIACE POCO! Purtroppo anche in questo caso…la canzone non è servita a niente. Peccato.

No comments yet.

Add your response