Exit Music (for a Film)

Giovani Ghei

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Settimana incredibile per voi cinefili destrutturati fan di questo ammirevole sito,
questa volta infatti si abbandona ogni remora politically correct, ogni traccia di buon gusto,
ogni briciola di pruderie. Per venire (in)contro a voi, peccaminosi ascoltatori, io e Michele ci allineiamo
sullo stesso argomento per affrontare il fantastico tema dell'uomosessualità (cosa ci vuoi fare?).
In effetti nel campo cinematografico, come in quello musicale, esempi di repentini cambi di sponda
non mancano e, quindi, ci è sembrato opportuno rendere omaggio alla terza parte del cielo, con una settimana di
orgoglio gay come nemmeno a San Francisco. Perchè FO5 è amore libero, è uguaglianza, è gioia fallica, è
bruciore persistente. Tremino gli sfinteri e vibrino le carrube, si lubrifichino
i moschetti e si spalanchino gli sgabuzzini: si parte!

  • "Omosessualità (cosa ci vuoi fare)" – Elio e le storie tese: Elio, come al solito,
    non fa giochi di parole e va dritto al sodo: "avere rapporti anali, sentirsi donna in un corpo di uomo.
    Omosessualità, cosa ci vuoi fare?". Non abbiamo davvero nulla da aggiungere a questa attenta analisi. Perciò,
    riverenti ci rivolgiamo a Monsier Elio con un rispettoso…"Pisqualaquà!" (cit.)
  • "In the gay bar" – Electric Six: finalmente un po' di rock su queste efebiche e
    platinate pagine da femminuccie! Gli Electric Six ci portano in gita in un Gay Bar da antologia in
    cui sicuramente ritroveremo noi stessi o quantomeno ritroveremo alcune parti di noi stessi in qualcun'
    altro. O viceversa. Ma d'altronde "tutto fa un po' male" (cit.).
  • "I Kiss the girl" – Katy Perry: questa hit dell'estate/inverno/primavera 2008 e anche un po'
    2009 ci ha tormentato, sfranto, mantecato, ribaltato i maroni a non finire. Però era in effetti un
    pezzo azzeccato, orecchiabile, ben prodotto. E poi parla di roba lesbo con le maialone, cosa volere di più?
    A livello musicale ricordiamo un bel riff in stile "il basso che pompa, il basso che pompa" (cit.).
  • "Taste in men" – Placebo: quel bisessualone di Brian Molko ci invita a modificare
    i nostri gusti in fatto di uomini. Il che può anche essere preso come un invito al negativo: prima mi
    piacevano poco, ora mi fanno proprio schifo. Il buon Brian con le sue unghie laccate e il suo deretano
    goloso probabilmente non la pensa così…d'altronde si sa che "meglio un figlio ladro che un figlio frocio" (cit.).
  • "Pensiero Stupendo" – Patty Pravo: questa ambigua canzone, ormai inno
    nazional-popolare, va ascoltata con attenzione. Perchè quella che può essere un'impressione è proprio
    realtà: Patty ha voglia di tirare dentro un'altra donna. Lui, lei e l'altra. E a quanto pare ne ha proprio
    una gran voglia. Il tutto con quello stile ammiccante e misterioso che qui in Italia ha sempre
    caratterizzato le canzoni più "scottanti": da "Il Triangolo" a "Il Cobra". Insomma "era uno sguardo d'amore, la spada nel cuore" (cit.).
  • "YMCA" – Village People: nei collegi-dormitorio religiosi americani si possono fare
    incontri graditi, mangiare un po' di zuppa ed fare amicizia con tanti simpatici e nerboruti ragazzoni.
    Una canzone per chi ama le ardite metafore direi. Ma vabbe, "prendilo(a) così non possiamo farne un dramma" (cit.)
  • "Relax" – Frankie goes to Hollywood: il testo di questo inno gay anni'80 non lascia
    molto spazio all'immaginazione. Ma noi seguiamo l'invito di questi ragazzi e ce ne stiamo Relaxati.
    Segnaliamo la presenza di questo pezzo in una delle scene più belle del fantastico "Zoolander"
    (d'altronde parliamo o no di cinema???): "Derek, Derek…relax!" "Massì l'ho fatto centinaia di volte".
    Insomma una canzone sicuramente meno scontata di YMCA e che, aldilà di tutto, c'ha un so perchè.
    D'altronde c'è da aver pazienza e ammmettere che "sono intorno a noi, in mezzo a noi e in molti casi siamo noi" (cit.).
  • "Avventura con un travestito" – Califano: "in faccia era più liscio della cera, che barba si era fatto
    quella sera!". Sappiamo benissimo che anche i più grandi amatori e i più inguaribili donnaioli possono avere degli inciampi,
    dei diversivi, delle distrazioni. Il magico Franco qui, dopo essersi fatto la barba con maggiore cura,
    scopre che la sua occasionale amante ha una sorpresa da offrirgli. Un sorpresone a quanto pare.
    Franco non la prende benissimo, proprio no. La morale però ci insegna che "Un buco è un buco e il c***o non ha occhi" (cit.???)!

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